Allevamento
Come accudirli
"Allevare il pappagallino ondulato non è difficile. E' una specie robusta e si potrebbe accontentare di poco. Ma non per questo, non gli si deve mai far mancare tutto il necessario per tenerlo in buona forma. Da un buon misto di semi di marche specializzate nel settore, personalmente uso aggiungere al misto di semi,la scagliola, in proporzioni di "mezzo kg." in "1kg." di misto. Della frutta (pere,mele,albicocche), verdure tipo; cicoria, cicorione, tarassaco, foglioline di insalata, centocchio e carote. Del pastoncino al miele e all'uovo. L'osso di seppia non deve mai mancare, il classico blocchetto di calcio, il grit e sali minerali. Periodicamente e un pò di tempo prima del periodo della riproduzione, possiamo somministrare un complesso polivitaminico nell'acqua da bere.
Dato che questi uccelli hanno la naturale tendenza a rosicchiare, gli possiamo dare questa possibilità, ponendo nella gabbia almeno un posatoio di legno. A proposito di gabbie, si scelgano quelle di forma rettangolare e spaziose, con una lunghezza minima di 50cm., da evitare quelle inutili ed orribili gabbie rotonde, strette ed alte che limitano i movimenti ed il volo. E' constatato che le gabbie di forma rotonda provocano dei problemi di orientamento negli uccelli".
Un attenzione particolare che da all'allevamento delle solide basi, va data all'igiene. Tenere pulite le gabbie e gli accessori (nei nostri allevamenti non dovrebbe mai mancare la Steramina g), vuol dire diminuire il rischio di far ammalare i nostri uccelli, abusando della frase "prevenire e più facile che curare", ci si rende conto che quando si ammalano non sempre si riesce ad individuare la cura giusta (ed a volte tempestiva). Almeno una volta al mese possiamo mettere nel beverino, un pezzettino di aglio(antibatterico) lasciato per un giorno, alternandolo a qualche goccia di limone o di aceto di mele, non sono metodi curativi da malattie ma aiutano a fortificare il loro organismo. Gli antibiotici come prevenzione o dati quando l'uccellino è in crisi senza sapere la diagnosi non vanno somministrati, è bene sempre consultare il veterinario.
Apriamo un piccolo capitolo su un antipatico inconveniente che può insorgere nel nostro allevamento, riguardante la scabbia o rogna del becco.
E' provocata dagli acari, si manifesta con evidenti croste sulla cera e alla base del becco, va curata in tempo prima che si estenda su tutto il becco ed anche sulle zampe. Bisogna applicare sulla parte colpita, qualche spennellata di olio di paraffina, tutti i giorni per dieci/quindici giorni. Anche l'olio di oliva come primo soccorso può andare bene. In questo modo gli acari muoiono per soffocamento. Se la scabbia è molto estesa, si dovrà ricorrere al veterinario che gli prescriverà un prodotto farmaceutico contro questi acari. Periodicamente si può trattare la gabbia e l'interno dei posatoi con uno spray anti-acari, ed ogni tanto spruzzarlo sul dorso e sotto le ali del pappagallino adulto, da una distanza di almeno 20 cm..
"Abituarli all'aria aperta li rende più resistenti agli sbalzi di temperatura. Non esporli alle correnti d'aria ed al sole diretto, una gabbia aperta solo frontalmente con gli altri lati protetti preferibilmente dal plexiglass è l'ideale, ed una copertura frontale per le notti e le fredde giornate invernali. La gabbia va maneggiata e spostata il meno possibile, specialmente nei periodi di riproduzione, perciò si scelgano quelle con il fondo estraibile frontalmente, perchè più comode e si evita in questo modo di sollevarle o spostarle nelle pulizie".
Una batteria di gabbie all'aperto, con coperture in plexiglass laterali e superiori. Nel periodo invernale verranno schermate frontalmente con una intelaiatura, in plexiglass trasparente
maschio ancestrale
stesso maschio visto di fianco
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