"Questa sezione è incentrata su malattie “serie”, come lo sono quelle infettive. Facciamo una premessa, partiamo da un presupposto che è quello di tenere gli uccelli puliti e disinfettare periodicamente gli accessori delle gabbie (posatoi, beverini, mangiatoie). Se possibile tenerli all’aperto o in un locale areato (assicurandoci che non siano esposti a correnti d’aria e al sole diretto), perché il loro fisico sarà più forte e preparato non solo ai cambiamenti del clima, ma anche ai malanni in generale".
"Anche una alimentazione varia e proteica con alimenti di prima scelta, aiutandoli nei periodi della riproduzione, della muta e dello svezzamento con dei polivitaminici, per aiutare il sistema immunitario a essere più resistente alle malattie."
"Parliamo delle malattie infettive e come possono presentarsi nei nostri allevamenti. Certamente i pappagallini in gabbie sovraffollate sono esposti in modo maggiore alle malattie e chi si ammala può contagiare gli altri. L’immissione di nuovi soggetti nel nostro allevamento, anche se sani possono essere portatori di una qualche malattia, vi lascio immaginare cosa può provocare un virus o un batterio, portato da tali uccelli. Ecco perché bisogna osservare il cosiddetto periodo di quarantena sui nuovi arrivati, prima di essere uniti agli altri. Anche i soggetti stressati dai giorni di mostra che hanno sopportato abbisognano di un periodo di isolamento, con la somministrazione di un multivitaminico. A volte il periodo di quarantena non viene praticato, ma in questi casi è bene averla come abitudine. Altri veicoli di trasmissione, possono essere i semi e i pastoncini mal conservati, gli insetti, gli animali selvatici come topi o altri uccelli esterni all’allevamento."
"Per conoscere e affrontare queste malattie ci può essere di aiuto una tabella delle principali malattie infettive, creata dal Dott. Gino Conzo, Medico Veterinario Specialista in patologie aviare."(tabella presa da un suo testo pubblicato su Italia Ornitologica del nov.2003).
"I soggetti malati andrebbero fatti visitare e analizzare per poi approntare una cura adeguata, anche quelli che purtroppo muoiono andrebbero analizzati, per scoprirne la causa ed eventualmente correre ai ripari. Concludo ricordando ancora una volta che bisogna,nei limiti del possibile, prevenire l’insorgenza di queste malattie, adottando quelle precauzioni a cui abbiamo accennato prima e anche nella sezione riguardante l’allevamento.Per aiutarci nella eventuale ricerca di un veterinario specializzato in patologie aviare, ho riportato una lista di veterinari, in una mappa dell’Italia divisa per regioni cliccabili."
Quando notiamo un soggetto dall'aspetto sofferente (mancanza di vivacità, piumaggio arruffato, occhi semichiusi e ali cadenti), la prima cosa da fare e tenerlo al caldo. Chi tiene gli uccelli in ambienti aperti e le gabbie non sono schermate adeguatamente, essi sono facilmente colpiti da correnti d'aria che provocano di norma dei raffreddori. Questi soggetti vanno tenuti al caldo, un buon rimedio è disporre di una gabbia riscaldata da una lampada a incandescenza con temperatura variabile da un potenziometro interruttore ed un termostato (la cosidetta gabbia infermiera).Per salvare la vita ai nostri uccellini, questa gabbia è indispensabile (e con un pò di ingegno potremmo costruircela anche da soli).
Elenco testuale link regioni d'Italia,(la cartina è visibile su schermi da 991px in sù).
Abruzzo Basilicata
Calabria Campania
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Trentino Alto Adige Umbria
Valle d'Aosta Veneto
"Cliccando sulle varie regioni si aprirà una pagina con alcuni link. Se nell'elenco vi sono errori o si vogliono aggiungere altri medici o chi nella lista vuole essere tolto, prego contattarmi all'indirizzo Email."