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01.Etimologia

Il pappagallino ondulato o parrocchetto ondulato detto anche volgarmente cocorita (Melopsittacus undulatus),appartiene alla famiglia degli psittacidi. Unica specie del genere Melopsittacus. Il nome Melopsittacus deriva dal greco, e significa "pappagallo melodioso". Gli Aborigeni Australiani lo chiamavano “becceriga”, cioè piccolo uccello "per loro buono da mangiare", da cui è derivato il nome inglese dell’ondulato, ovvero ”Budgerigar”. La prima persona che scoprì questi uccellini e gli diede una prima descrizione, fu il biologo Inglese George Shaw nel 1793, dandogli il nome scientifico di "Psittacus undulatus". Ma chi scrisse i primi testi sulla vita in natura e che portò i parrocchetti ondulati in Europa fu il grande naturalista ornitologo e conoscitore degli uccelli non solo dell’ Australia, John Gould, il quale nel 1840, poté far arrivare fino in Inghilterra i primi esemplari della specie, tra l'altro erano soggetti già allevati in ambiente domestico, da suo cognato Charles Coxon. Gould rinominò poi il nome scientifico in " Melopsittacus undulatus".



j.Gould     litografia
(nelle foto; ritratto di John Gould ed una delle sue litografie)

E' un pappagallino lungo circa 20cm. coda compresa. Ha il corpo giallo verdastro; le parti superiori sono di colore giallo-verde con le piume macchiate di nero e l'apice orlato di giallo, che gli conferisce la caratteristica ondulatura, da cui deriva il suo nome. Le parti inferiori del corpo sono di un verde uniforme. I maschi hanno la cera nella parte superiore del ricurvo becco di colore azzurro-blu. Nelle femmine invece è di colore biancastro o marrone chiaro. Vive in colonie e nei periodi di riproduzione si possono trovare nidi molto vicini tra loro. Può arrivare sino ai 10 anni di vita.



maschio
(nella foto; Immagine di un maschio)

Altri uccelli condividono lo stesso habitat dell'ondulato, ed utilizzano anche loro le cavità naturali per nidificare, come i Cacatua che possono rappresentare un pericolo per gli ondulati, scacciandoli dai loro nidi per impossessarsene. Il nostro pappagallino è originario dell'Australia, occupa una ampia zona che comprende quasi tutta la parte centrale del territorio. Frequenta vaste zone aperte anche semi desertiche, ma la dipendenza dei pappagallini dall'acqua è imprescindibile, cosi che, pochi giorni dopo le prime piogge, cominciano i corteggiamenti e i preparativi per una sollecita nidificazione. Questo sta a dimostrare che la riproduzione dipende fondamentalmente dai periodi di pioggia. Vi sono certi anni più favorevoli in cui si realizza in grandi quantità da agosto a gennaio nell'Australia meridionale e quando comincia a scarseggiare il cibo, da giugno a settembre in quella settentrionale, cosi facendo compiono una sorta di migrazione.

Come la maggior parte delle specie di pappagalli, gli ondulati nidificano nelle spaccature e nei buchi degli alberi di eucalipto, spesso in quelli della gomma e a volte delle euforbie e con i loro becchi robusti lo scavano adattandolo al loro bisogno. A volte capita che non vi siano siti per nidificare a sufficienza, non è raro che in buchi abbastanza capienti con varie insenature, vi nidifichino varie coppie, facendo ben attenzione a non sconfinare per non rischiare di accendere delle cruente dispute(le femmine non sono molto permissive all'interno del loro nido).

Ogni femmina depone da quattro a otto uova, che cova per diciotto-venti giorni, nel frattempo il maschio la nutre, rigurgitando il cibo nel suo becco. I pulcini, nascono completamente nudi e ciechi, trascorrono circa un mese all'interno del nido e dopo cinque - sei mesi acquistano il piumaggio da adulto.
I nemici naturali degli ondulati sono i falchi, che li cacciano gettandosi in picchiata all'interno dello stormo in volo e i serpenti che depredano i nidi nel periodo della nidificazione.


I parrocchetti mangiano al suolo, cercando semi di piante erbacee e aggrappati alle spighette le puliscono con abilità. Essi possono vivere anche in terreni molto aridi, ma è loro indispensabile l'acqua, si possono osservare infatti, nuvole composte da centinaia di esemplari, che sorvolano questi terreni con continui cambi di direzione per raggiungere le pozze d'acqua, dove vi si lanciano per abbeverarsi ed è uno spettacolo veramente affascinante da osservare.



maschio all'entrata del nido una femmina fuori dal nido

Nelle due foto sopra, un maschio all'entrata del nido ed una femmina fuori dal nido con un giovane pronto alla sua prima uscita.

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